NON UN PASSO INDIETRO! 6 maggio Sciopero Generale Studenti e Lavoratori in Piazza!
CONCENTRAMENTO ORE 9.30 PIAZZA CROCI,PALERMO
Viviamo in un Paese in cui lo scollamento fra la classe dirigente dell’attuale Governo e il disagio dei cittadini è ormai abissale. Assistiamo ad una politica corrotta, che non guarda all’interesse del Paese ma al benessere di pochi, figlia del conflitto di interessi e sostenuta da un sistema clientelare e da una società spesso narcotizzata dalle ...televisioni e da un modello di vita che ci hanno fatto mangiare e digerire negli anni. Noi giovani cresciuti con la televisione berlusconiana siamo i primi a vivere questa dimensione, fatta da tronisti e starlette, da escort e magnaccioni, da individualismo e solitudine. In questi anni però la rassegnazione all’evidenza non ha vinto.
Le proteste studentesche e le lotte sociali non solo sono state costanti, ma si sono rafforzate e allargate. Noi studenti siamo stati il filo conduttore di tutte le proteste che hanno scosso questo Paese, partendo dal nostro disagio, dalla rabbia per vedere le nostre scuole e le nostre università distrutte, abbiamo proposto e portato avanti un’idea alternativa di Paese, che partisse dalla conoscenza per cambiare basi e presupposti. In questi mesi siamo stati accanto ai lavoratori e alle lavoratrici, alla società civile, ai movimenti per i beni comuni, per l’acqua pubblica e contro il nucleare, a chi con piazze e mobilitazioni condivideva un’altra idea di Paese, un’altra idea di mondo, di rapporto tra i generi, di risoluzione dei conflitti, di libertà d’informazione, di lavoro, di difesa e attuazione della Costituzione Italiana.
In Sicilia le questioni nazionali sono ulteriormente aggravate da un contesto economico che già nel periodo precrisi era in estremo ritardo. L’unica possibilità di realizzazione per tutti i nostri giovani, qualificati o meno, è di fatto l’emigrazione. Ma con ogni giovane che se ne va, con lui si allontana la prospettiva di un cambiamento reale della nostra isola.
Come abbiamo ribadito il 9 aprile, noi non siamo soltanto il futuro di questo Paese, ma siamo il presente ed è da oggi che pretendiamo cambiamento. Non accettiamo l’idea di vivere e di ereditare un Paese che si basa sull’annullamento del contratto nazionale, sulla cassa integrazione e la disoccupazione giovanile, sul benessere di pochi e la sofferenza di tanti, su un lavoro sottopagato, senza diritti, su lavoratori costretti a rinunciare alle tutele sindacali pur di non perdere il lavoro. Non accettiamo di vivere in un paese che considera i giovani l’ultima ruota del carro, che non solo non si cura di noi costringendoci spesso ad emigrare per ambire a prospettive migliori, ma che ci umilia continuamente, nascondendo l’inadeguatezza nel dare risposte con campagne e dichiarazione che individuano in noi il problema e non la soluzione.
È ormai chiaro che si vuole modificare dalle fondamenta l’idea di scuola ed università che permea la nostra Carta Costituzionale, cancellando dalla memoria l’idea dell’accesso al sapere di massa, dividendo il Paese a partire dalla formazione, invertendo il ruolo stesso del sapere, dell’innovazione, non più garanzie per l’uguaglianza ma ostacoli ghettizzanti, portando il diritto allo studio ad essere succube del mercato e abbandonando l’idea di scuola, università e ricerca come guida della società per la cultura, per l’economia, per l’innovazione.
In una fase di crisi economica e di sistema il Governo non ha scelto di rilanciare il Paese puntando sulla qualità, sulle prospettive per tutti, sull’innovazione e sulla ricerca, rimettendo in piedi il Paese con un progetto di rilancio che ci veda uniti, ha scelto la strada della divisione per continuare a governare. Ci dividono, tra figli di buona famiglia e figli di nessuno, tra studenti e pensionati, ci dividono tra i lavoratori pubblici, i lavoratori metalmeccanici e ora anche tra i lavoratori del commercio. A questa divisione noi rispondiamo unendoci ai lavoratori, ai pensionati, perché crediamo ancora nel lavoro e nell’istruzione come motore sociale e collante per il Paese, perché è il nostro Paese, ed è una Repubblica fondata non sul precariato, ma sul lavoro e sulla sua dignità. Non un passo in dietro, né oggi ne mai!
IL NOSTRO TEMPO E’ ADESSO
mercoledì 4 maggio 2011
lunedì 28 marzo 2011
Il nostro tempo é adesso! La vita non apetta. Il 9 aprile tutt* in piazza
Non c’è più tempo per l’attesa. E’ il tempo per la nostra generazione di prendere spazi e alzare la voce. Per dire che questo paese non ci somiglia, ma non abbiamo alcuna intenzione di abbandonarlo. Soprattutto nelle mani di chi lo umilia quotidianamente.
Siamo la grande risorsa di questo paese. Eppure questo paese ci tiene ai margini. Senza di noi decine di migliaia di imprese ed enti pubblici, università e studi professionali non saprebbero più a chi chiedere braccia e cervello e su chi scaricare i costi della crisi. Così il nostro paese ci spreme e ci spreca allo stesso tempo.
Siamo una generazione precaria: senza lavoro, sottopagati o costretti al lavoro invisibile e gratuito, condannati a una lunghissima dipendenza dai genitori. La precarietà per noi si fa vita, assenza quotidiana di diritti: dal diritto allo studio al diritto alla casa, dal reddito alla salute, alla possibilità di realizzare la propria felicità affettiva. Soprattutto per le giovani donne, su cui pesa il ricatto di una contrapposizione tra lavoro e vita.
Non siamo più disposti a vivere in un paese così profondamente ingiusto. Lo spettacolo delle nostre vite inutilmente faticose, delle aspettative tradite, delle fughe all’estero per cercare opportunità e garanzie che in Italia non esistono, non è più tollerabile. Come non sono più tollerabili i privilegi e le disuguaglianze che rendono impossibile la liberazione delle tante potenzialità represse.
Non è più tempo solo di resistere, ma di passare all’azione, un’azione comune, perché ormai si è infranta l’illusione della salvezza individuale. Per raccontare chi siamo e non essere raccontati, per vivere e non sopravvivere, per stare insieme e non da soli.
Vogliamo tutto un altro paese. Non più schiavo di rendite, raccomandazioni e clientele. Pretendiamo un paese che permetta a tutti di studiare, di lavorare, di inventare. Che investa sulla ricerca, che valorizzi i nostri talenti e la nostra motivazione, che sostenga economicamente chi perde il lavoro, chi lo cerca e chi non lo trova, chi vuole scommettere su idee nuove e ambiziose, chi vuole formarsi in autonomia. Vogliamo un paese che entri davvero in Europa.
Siamo stanchi di questa vita insostenibile, ma scegliamo di restare. Questo grido è un appello a tutti a scendere in piazza: a chi ha lavori precari o sottopagati, a chi non riesce a pagare l’affitto, a chi è stanco di chiedere soldi ai genitori, a chi chiede un mutuo e non glielo danno, a chi il lavoro non lo trova e a chi passa da uno stage all’altro, alle studentesse e agli studenti che hanno scosso l’Italia, a chi studia e a chi non lo può fare, a tutti coloro che la precarietà non la vivono in prima persona e a quelli che la “pagano” ai loro figli. Lo chiediamo a tutti quelli che hanno intenzione di riprendersi questo tempo, di scommettere sul presente ancor prima che sul futuro, e che hanno intenzione di farlo adesso.
tutt* in piazza il 9 aprile.
Siamo la grande risorsa di questo paese. Eppure questo paese ci tiene ai margini. Senza di noi decine di migliaia di imprese ed enti pubblici, università e studi professionali non saprebbero più a chi chiedere braccia e cervello e su chi scaricare i costi della crisi. Così il nostro paese ci spreme e ci spreca allo stesso tempo.
Siamo una generazione precaria: senza lavoro, sottopagati o costretti al lavoro invisibile e gratuito, condannati a una lunghissima dipendenza dai genitori. La precarietà per noi si fa vita, assenza quotidiana di diritti: dal diritto allo studio al diritto alla casa, dal reddito alla salute, alla possibilità di realizzare la propria felicità affettiva. Soprattutto per le giovani donne, su cui pesa il ricatto di una contrapposizione tra lavoro e vita.
Non siamo più disposti a vivere in un paese così profondamente ingiusto. Lo spettacolo delle nostre vite inutilmente faticose, delle aspettative tradite, delle fughe all’estero per cercare opportunità e garanzie che in Italia non esistono, non è più tollerabile. Come non sono più tollerabili i privilegi e le disuguaglianze che rendono impossibile la liberazione delle tante potenzialità represse.
Non è più tempo solo di resistere, ma di passare all’azione, un’azione comune, perché ormai si è infranta l’illusione della salvezza individuale. Per raccontare chi siamo e non essere raccontati, per vivere e non sopravvivere, per stare insieme e non da soli.
Vogliamo tutto un altro paese. Non più schiavo di rendite, raccomandazioni e clientele. Pretendiamo un paese che permetta a tutti di studiare, di lavorare, di inventare. Che investa sulla ricerca, che valorizzi i nostri talenti e la nostra motivazione, che sostenga economicamente chi perde il lavoro, chi lo cerca e chi non lo trova, chi vuole scommettere su idee nuove e ambiziose, chi vuole formarsi in autonomia. Vogliamo un paese che entri davvero in Europa.
Siamo stanchi di questa vita insostenibile, ma scegliamo di restare. Questo grido è un appello a tutti a scendere in piazza: a chi ha lavori precari o sottopagati, a chi non riesce a pagare l’affitto, a chi è stanco di chiedere soldi ai genitori, a chi chiede un mutuo e non glielo danno, a chi il lavoro non lo trova e a chi passa da uno stage all’altro, alle studentesse e agli studenti che hanno scosso l’Italia, a chi studia e a chi non lo può fare, a tutti coloro che la precarietà non la vivono in prima persona e a quelli che la “pagano” ai loro figli. Lo chiediamo a tutti quelli che hanno intenzione di riprendersi questo tempo, di scommettere sul presente ancor prima che sul futuro, e che hanno intenzione di farlo adesso.
tutt* in piazza il 9 aprile.
sabato 19 febbraio 2011
CineLeft - The Doors
Tratto dal libro Riders on the storm e diretto da Oliver Stone, è la biografia di Jim Morrison più che del complesso musicale di cui era il leader: un poeta con l'anima del pagliaccio, che corteggiava la morte, che raccontava come lo spirito di uno sciamano gli fosse entrato dentro quand'era ancora bambino, che morì fulminato da una crisi cardiaca (overdose di eroina?) a Parigi nel '71. “Jim Morrison è una figura leggendaria della contestazione del sistema e ha significato molto per la mia generazione” dice Stone, classe 1946, che all'acme del successo dei Doors era in Vietnam e là ascoltava la loro musica. Vent'anni dopo ha fatto un film da 30 milioni di dollari, lirico, con magniloquenti ambizioni tragiche, impregnato della musica dei Doors (25 canzoni). Tocca molti temi, ma i sentimenti dominanti sono la morte e la pulsione di distruzione.
Lunedì alle 21.00
lunedì 14 febbraio 2011
CineLeft - Quando l'amore brucia l'anima (Walk the line)
Costante come un treno, tagliente come un rasoio, Johnny Cash non ha mai rinunciato a cavalcare il proprio destino, a costo di esserne disarcionato. Questo ritratto biografico ripercorre la vita del mito, dall'infanzia nel countryside al servizio militare, dagli esordi, quando il rock'n'roll era una questione di scintille, al concerto del '68 nella prigione di Folsom. Quando l'onda del successo è impetuosa e il talento rischia di seppellire l'uomo, l'amore per June Carter può essere insieme dannazione e salvezza. Dai campi di cotone dell'Arkansas a idolo delle folle d'america, la parabola del "man in black" per eccellenza è un vortice di successi ed eccessi degno di una leggenda.
Tratto dall'autobiografia dello stesso Cash e dal libro "Man in Black", Walk the Line è la pellicola che vi offriamo nel solco del ciclo mensile ispirato dalla musica e dalla sua storia.
(ingresso gratuito con tessera Arci 2011, 5 € con tesseramento)
Tratto dall'autobiografia dello stesso Cash e dal libro "Man in Black", Walk the Line è la pellicola che vi offriamo nel solco del ciclo mensile ispirato dalla musica e dalla sua storia.
(ingresso gratuito con tessera Arci 2011, 5 € con tesseramento)
Oggi alle 21.00
domenica 13 febbraio 2011
Se non ora, quando? La manifestazione a Palermo
Abbiamo visto come nelle ultime settimane l'immagine della donna sia stata stravolta e snaturata da personaggi come Nicole Minetti, Ruby e le 'Olgettine', che hanno dato il colpo di grazia ad una femminilità italica già messa a dura prova ogni santo giorno dalla mercificazione e dalla strumentalizzazione decontestualizzata.
E' arrivato il momento di dire BASTA (anche se sarebbe stato meglio non arrivare a questo punto).
Per difendere le donne che cercano di farcela da sole, senza compromessi nè aiutini degradanti, donne e uomini di palermo, sono scesi oggi in piazza sotto un'unico stendardo al grido di "Se non ora, quando?" e noi del Left eravamo lì con loro per dare tutto il nostro sostegno.
E' arrivato il momento di dire BASTA (anche se sarebbe stato meglio non arrivare a questo punto).
Per difendere le donne che cercano di farcela da sole, senza compromessi nè aiutini degradanti, donne e uomini di palermo, sono scesi oggi in piazza sotto un'unico stendardo al grido di "Se non ora, quando?" e noi del Left eravamo lì con loro per dare tutto il nostro sostegno.
Ecco le nostre foto dell'evento...
venerdì 11 febbraio 2011
" LA SESSUALITA' " / CROSSING LANGUAGES - Mostra D'Arte Contemporanea
L’ associazione culturale “Alternativa_Mente” in collaborazione con il “LEFT Palermo” promuove una mostra d’arte contemporanea rivolta ai giovani artisti emergenti del territorio Siculo e Palermitano in particolare. La mostra è GRATUITA e aperta a tutti i linguaggi e le forme artistiche, e sarà inaugurata la sera del Venerdì 11 Febbraio 2011 nella sede del “LEFT Palermo” (in via degli Schioppettieri, 8) e si concluderà la sera ...d...el giorno successivo, Sabato 12 Febbraio 2011. La sera dell’inaugurazione è inoltre previsto un concerto al quale prenderanno parte musicisti emergenti del territorio Palermitano. Le finalità della mostra sono legate alla promozione dei giovani artisti, alla conoscenza delle moderne metodologie espressive, alla condivisione culturale.
INGRESSO GRATUITO
PROGRAMMMA:
Venerdì 11 Febbraio
ore 19:00 Aperitivo al Left e Inaugurazione della mostra.
ore 21;00: Reading sulla Sessualità con accompagnamento di chitarra. Con Valeria Balistreri, Dario Ferrante, Noemi Galati, Giorgio D'Amato, Cinzia Corrao, Paolo Maiorana, Gualtiero Sanfilippo, Simona D'Armetta.
ore 21;30: Concerto in acustico di Calogero Scardina (chitarra) ed Emanuele Calì (voce).
Sabato 12 Febbraio
ore 15;00: Riapertura della Mostra
ore 23;00: Chiusura Mostra
Termini del bando:
Ogni artista potrà presentare una sola opera appartenente a qualsiasi forma d’arte (pittura, fotografia, scultura, video d’arte, installazioni, performance ecc). Gli artisti interessati dovranno presentare, entro e non oltre la data del 24 Gennaio 2011, una foto dell’opera con una breve presentazione dell’opera stessa, da inviare all’indirizzo mail sampei89@hotmail.it (o in alternativa ass.cult.alternativa_mente@hotmail.it), con allegata la scheda di partecipazione che forniremo. Le opere scelte saranno comunicate entro il 25 Gennaio 2011, verranno scelti una trentina d’artisti e non è prevista nessuna quota d’iscrizione ne successivo onere.
Le generalità da inserire nella scheda sono visibili nelle foto dell'evento.
N.B.
Dato lo spostamento dell'evento, si proroga la fine del bando al 7 Febbraio. Le opere scelte saranno comunicate giorno 8 Febbraio. Gli artisti che hanno già ricevuto lo conferma di partecipazione dovranno essere presenti Giovedì 10 Febbraio al "Left" con la propria opera per l'allestimento della mostra.
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=123988371002851&set=o.184121421615344#!/photo.php?fbid=123988371002851&set=o.184121421615344
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Emanuele Calì (3275529910)
Iole Provino (3275529873)
INGRESSO GRATUITO
PROGRAMMMA:
Venerdì 11 Febbraio
ore 19:00 Aperitivo al Left e Inaugurazione della mostra.
ore 21;00: Reading sulla Sessualità con accompagnamento di chitarra. Con Valeria Balistreri, Dario Ferrante, Noemi Galati, Giorgio D'Amato, Cinzia Corrao, Paolo Maiorana, Gualtiero Sanfilippo, Simona D'Armetta.
ore 21;30: Concerto in acustico di Calogero Scardina (chitarra) ed Emanuele Calì (voce).
Sabato 12 Febbraio
ore 15;00: Riapertura della Mostra
ore 23;00: Chiusura Mostra
Termini del bando:
Ogni artista potrà presentare una sola opera appartenente a qualsiasi forma d’arte (pittura, fotografia, scultura, video d’arte, installazioni, performance ecc). Gli artisti interessati dovranno presentare, entro e non oltre la data del 24 Gennaio 2011, una foto dell’opera con una breve presentazione dell’opera stessa, da inviare all’indirizzo mail sampei89@hotmail.it (o in alternativa ass.cult.alternativa_mente
Le generalità da inserire nella scheda sono visibili nelle foto dell'evento.
N.B.
Dato lo spostamento dell'evento, si proroga la fine del bando al 7 Febbraio. Le opere scelte saranno comunicate giorno 8 Febbraio. Gli artisti che hanno già ricevuto lo conferma di partecipazione dovranno essere presenti Giovedì 10 Febbraio al "Left" con la propria opera per l'allestimento della mostra.
http://www.facebook.com/ph
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Emanuele Calì (3275529910)
Iole Provino (3275529873)
Da oggi alle 18.00 a Domani alle 20.00
mercoledì 9 febbraio 2011
NOSTALGIA DEL FUTURO >Prospettive per i giovani>Rilancio per il Sud
Il Left - La casa dei Giovani della Sinistra e l' MDU -Movimendo Degli Universitari, vi invitano a partecipare all'incontro:
NOSTALGIA DEL FUTURO
Prospettive per i giovani, rilancio per il Sud.
Politiche giovanili a confronto
Studenti, precari, ricercatori, giovani in cerca di futuro si confrontano con:
- Nicola Fratoianni (Assessore alle Politiche Giovanili della Regione Puglia)
- Mario Centorrino (Assessore all'istruzione e alla formazione professionale della Regione Sicilia)
Un'occasione di dibattito e confronto diretto con le istituzioni; Un'occasione per proporre soluzioni ai tanti problemi generazionali che ci troviamo ad affrontare;
Un'occasione di confronto tra modi, differenti di affrontare i problemi delle giovani generazioni.
Durante il dibattito sarà possibile porre domande ai nostri interlocutori.
NOSTALGIA DEL FUTURO
Prospettive per i giovani, rilancio per il Sud.
Politiche giovanili a confronto
Studenti, precari, ricercatori, giovani in cerca di futuro si confrontano con:
- Nicola Fratoianni (Assessore alle Politiche Giovanili della Regione Puglia)
- Mario Centorrino (Assessore all'istruzione e alla formazione professionale della Regione Sicilia)
Un'occasione di dibattito e confronto diretto con le istituzioni; Un'occasione per proporre soluzioni ai tanti problemi generazionali che ci troviamo ad affrontare;
Un'occasione di confronto tra modi, differenti di affrontare i problemi delle giovani generazioni.
Durante il dibattito sarà possibile porre domande ai nostri interlocutori.
giovedì 10 febbraio · 18.00 - 21.00
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